in "La Stampa", 10 Giugno 2001 - 2001
Il filosofo va in rete
Il filosofo va in rete
Lo si può anche ritrovare così Nicola Abbagnano, la guida lucida in tante ore liceali, cliccando www.nicolaabbagnano.it.
Il neonato sito Internet è una finestra sull'esistenzialismo positivo, sul filosofo che, distinguendosi dai "negativi" Heidegger e Jaspers, "vide" nell'esistenza una possibilità da realizzare.
A quasi undici anni dalla morte, il professore originario di Salerno, ma torinese d'adozione (nella nostra Università insegnò Storia della filosofia dal 1936 al 1971), va in "rete", sperimenta la nuova frontiera tecnologica, avvertendo: "Già Platone diceva che la saggezza consiste nel riconoscere l'uso che si deve fare delle conoscenze acquisite.
Tutto ciò che si conosce, perciò pure tutti i mezzi e gli strumenti di cui l'uomo dispone, possono essere usati per il bene e per il male, per l'uomo o contro l'uomo". Quattro sentieri, nel sito: biografia e pensiero (a cura di Pietro Rossi), bibliografia e archivio (a cura di Rosanna Panelli Marvulli). Come fil rouge, Torino. Le amicizie, le idiosincrasie, le opere, la vita privata (a unire in seconde nozze il professore con la signora Gigliola sarà un collega dell'Università, il cardinal Pellegrino). Quella Torino, in bicicletta e in trattoria con Pavese ("Era una lotta offrirgli la colazione: nonostante il robusto appetito era orgogliosissimo"), nel salotto di Casorati, fra bellissime donne e Pastonchi, "noioso dicitore di versi". La Torino città più crociana d'Italia dove osare il distacco da Croce (Abbagnano e il Centro di studi metodologici, accanto a Bobbio e Geymonat; Abbagnano fondatore, con Franco Ferrarotti, dei "Quaderni di sociologia"). Torino, dove fu concepita, fra le altre, una bussola inossidabile, la "Storia della filosofia", un vessillo di casa Utet, torinesissima Utet.
In : "La Stampa", 10 Giugno 2001